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RISCHI DELLE TRADUZIONI APPROSSIMATIVE

Molti stranieri, e soprattutto molti italiani, quando si trovano in Thailandia, abbassano di molto la guardia sul livello di attenzione necessaria quando si firmano i contratti. Questo capita un po' a tutti, anche l'abile uomo d'affari, che in Italia mai firmerebbe un contratto approssimativo, perche' e' ben cosciente dell'importanza di quel che sta facendo, in Thailandia pare dimenticare tutto questo e spesso firma contratti scritti in lingua thailandese (di cui non capisce una parola) oppure si accontenta di traduzioni inglesi che sono ancor piu' insidiose del testo thailandese, perche' molto spesso semplicemente non corrispondono a quanto c'e' scritto sul testo thai, espondendo il firmatario ad evidenti enormi rischi.
Per fare un po' di chiarezza, distinguiamo i vari casi che si possono presentare e i pericoli che presenta ognuno di essi.

a) si firma un contratto scritto solo in thai, senza alcuna traduzione.
b) si firma solo un contratto scritto in thai, dispondendo di una traduzione.
c) si firma un contratto scritto solo in inglese.
d) si firma un contratto in doppia lingua, thai e inglese.

Cerchiamo ora di analizzare questi 4 casi uno alla volta.

a) CONTRATTO SCRITTO SOLO IN THAI
Questo caso e' un classico, molti "sono caduti" in questo modo. Spesso si cade nella trappola perche' l'italiano che deve firmare il contratto si fida della persona o dell'ufficio che glielo sta proponendo, oppure, caso ancora piu' frequente, l'italiano e' accompagnato dalla propria donna, thailandese, che e' presente al momento della firma e che quindi lui --presuppone-- che capisca quello che sta leggendo, e magari e' anche convinto che lei sia furba e che quindi mai firmerebbe qualcosa di controproducente. Gravissimo errore. Questi contratti sono in genere scritti da persone molto abili, e le insidie non sono affatto visibili ad una prima (e magari veloce) lettura, che in genere avviene direttamente al momento della firma del contratto. In genere poi la ragazza, per quanto possa essere "furba", non possiede un livello di cultura che le permetta di individuare i possibili problemi del testo che sta leggendo. Infine a volte il contratto riguarda una proprieta' che magari l'italiano sta comprando proprio a nome della ragazza, che quindi e' piu' interessata a terminare subito l'operazione che a capire bene i dettagli di quel che sta firmando. Insomma la proprieta' sara' comunque la sua, alla fine, ma i soldi non stanno uscendo dalle sue tasche, per intenderci.
Quindi il nostro consiglio in questo caso e' quello di evitare decisamente di firmare documenti in una lingua di cui non si capisce nemmeno una parola.

b) CONTRATTO IN THAI (CON TRADUZIONE)
Questo caso presenta due problemi: l'affidabilita' della traduzione e la padronanza dell'inglese da parte dell'italiano che sta firmando. Le traduzioni spesso non rispecchiano precisamente quello che c'e' scritto in thai, e questo e' dovuto a diversi motivi:
- spesso il testo thai e' volutamente --ambiguo-- su alcuni punti critici, e tradurre un testo ambiguo non e' affatto semplice perche' un buon traduttore dovrebbe mantenere, cioe' riportare le stesse ambiguita' nella nuova lingua e sono davvero pochi quelli in grado di fare questo.
- anche nel caso che il testo thai non sia ambiguo, spesso il traduttore (soprattutto se thailandese) non e' in grado di tradurre correttamente un testo difficile come un contratto o un compromesso d'acquisto.
- il traduttore puo' essere di "parte" e quindi avere girato a favore della controparte la traduzione dei punti piu' critici del contratto in oggetto.
- l'italiano che sta firmando non conosce l'inglese in modo cosi' approfondito da notare e da capire quali siano i punti critici, e quindi laddove non capisce bene qualcosa attribuisce la colpa dell'incomprensione alla sua scarsa conoscenza dell'inglese, oppure, ancor peggio, intuisce che magari la traduzione non sia proprio perfetta, ma si accontenta, credendo nella buona fede di controparte e traduttore.

c) CONTRATTO SCRITTO SOLO IN INGLESE
In questo caso, a meno che il contratto inglese non sia stato scritto integralmente dall'italiano stesso, si ricade un po' nel caso precedente, perche' probabilmente il contratto inglese che viene proposto e' comunque una traduzione di un testo thai (che pero' in questo caso non e' presente) e quindi puo' contenere una serie di ambiguita', di imprecisioni o di carenze che chi ha scritto il testo inglese puo' aver commesso, volutamente o meno, che rendono il contratto decisamente a rischio. Inoltre c'e' la possibile scarsa conoscenza dell'inglese da parte dell'italiano che sta firmando (vedi ultimo punto del caso precedente, cioe' il caso b).

d) CONTRATTO SCRITTO IN DOPPIA LINGUA
Il contratto scritto in doppia lingua presenta anch'esso i problemi illustrati nei casi precedenti, anche se vi e' l'unico "vantaggio" che in caso di un grave errore nella traduzione inglese il contratto potrebbe essere impugnato come non valido, in quanto contenente, al suo stesso interno, degli errori che lo invalidano. Pero' il fatto che il contratto potrebbe essere non valido e' un pericolo potrebbe anche ritorcersi in modo grave contro il firmatario italiano, a seconda dei casi. Insomma e' evidente il rischio che si corre firmando un contratto che poi qualcuno potrebbe invalidare

Da tutto quanto sopra si dovrebbe intuire chiaramente che la sicurezza di avere una buona traduzione, affidabile e molto chiara, dovrebbe essere il punto di partenza fondamentale quando ci si accinge a firmare un contratto. Inoltre se non si conosce abbastanza bene la lingua inglese, l'unico modo per fare le cose in sicurezza e' possedere una traduzione italiana, e garantita, del testo thai originale che si deve firmare. Se la traduzione che si ha in mano e' garantita, certificata, insomma se per qualunque motivo ci si fida della propria traduzione, a questo punto si puo' firmare il contratto senza paure, in qualunque lingua esso sia scritto.

GARANZIE SULLA VERIDICITA' DELLA TRADUZIONE

Il grosso problema da risolvere e' come poter essere sicuri che la traduzione che si ha sotto mano corrisponda davvero a quanto c'e' scritto sul testo originale thai che dobbiamo firmare. Questo e' possibile solo tramite un preciso sistema di certificazione della traduzione, procedura che noi ben conosciamo ma che spesso viene totalmente ignorata dai vari uffici che offrono "traduzioni" dislocati sul territorio. Purtroppo non basta che ci sia scritto sulla vetrina dell'ufficio "traduzioni certificate" per essere sicuri che lo siano davvero. La thailandia e' un paese dove non vige una normativa severa in questo senso, insomma ognuno puo' scrivere quel che vuole sulla vetrina del suo negozio, nessuno esegue controlli. In alcuni uffici troviamo addirittura la scritta "Low office" cioe' "Ufficio legale" senza che all'interno di quell'ufficio vi sia la minima traccia di un avvocato, e anzi per quanto potra' sembrare buffo o inverosimile, e' probabile che quel negozio, fino ad un mese prima, si occupasse di tutt'altro! Anche ammesso poi che l'ufficio sia davvero un ufficio legale, l'avvocato (o chi traduce per lui) non e' detto che sia un traduttore, e il risultato e' che spesso i documenti tradotti dai vari uffici legali thailandesi sul territorio presentano errori, e un esempio classico sono i clamorosi errori sulla traduzione dei nomi dall'italiano al thailandese e viceversa, nomi errati e che vengono poi contestati dall'ambasciata italiana (da dove spesso devono passare i documenti, durante il loro iter burocratico) causando seri problemi agli interessati (vedi dettagli nel paragrafo successivo: "ERRORI SUI NOMI NEI DOCUMENTI").

ERRORI SUI NOMI NEI DOCUMENTI

Fermo restando tutto quanto scritto sopra, sui pericoli di traduzioni volutamente errate o ambigue, cui si deve prestare attenzione soprattutto riguardo ai contratti, vi e' un altro clamoroso caso di errori, non dovuti a malizia ma semplicemente a scarsa competenza dei traduttori, e cioe' i continui e numerosissimi errori commessi nella traduzione dei nomi delle persone. Purtroppo non esistono delle regole assolute per tradurre un nome da italiano a thailandese e viceversa, il che significa che uno stesso nome potrebbe essere tradotto in almeno 2 o 3 modi, che sono tutti egualmente corretti. Il problema e' che pero', oltre a quei 2 o 3 modi giusti, vi sono almeno altri 10 modi che sono tutti ERRATI, piu' o meno gravemente, ma comunque tutti errati. Il problema dei nomi sbagliati in genere si manifesta quando il documento passa dall'ambasciata italiana (che tra le altre sue funzioni verifica anche le traduzioni dei documenti) e quando c'e' un nome tradotto in modo del tutto errato il documento viene rifiutato. In questo caso l'interessato e' costretto, nella migliore delle ipotesi, a farselo tradurre nuovamente dall'ufficio che ha commesso l'errore (o da un altro ufficio) per poi ripresentarlo in ambasciata, perdendo cosi' vari giorni, e ammesso che dopo non ci siano altri errori. In altri casi, altrettanto frequenti, questo nome errato ormai e' stato archiviato da qualche ufficio statale thailandese, e in quel caso non e' piu' possibile eseguire la correzione, con conseguenze a volte gravissime, si potrebbe pure arrivare all'invalidazione di un'adozione o di un matrimonio, nei casi piu' estremi. Un caso meno estremo ma molto frequente e' quello del nome italiano di un bambino che nasce in Thailandia, nome che se viene scritto errato sull'atto di nascita poi non puo' piu' essere modificato, per le leggi thailandesi, e il povero bambino sara' costretto a portarsi un nome assurdo per tutta la vita, e anche i possibili certificati di cambio nome che si fanno in questi casi non risolvono del tutto il problema. Insomma, per l'incompetenza o la superficialita' dell'ufficio che ha vi tradotto quel nome, vostro figlio si portera' dietro fastidi burocratici per tutta la vita.

CONCLUSIONI

Per tutti i motivi sopra esposti e' altamente consigliabile farsi fare delle buone traduzioni in lingua italiana, eseguite da un ufficio italiano, ogni volta che si ha a che fare con documenti thailandesi.
Linguathai traduce dal 2007 documenti italiani di ogni genere, e quasi ogni giorno i nostri clienti portano le nostre traduzioni al vaglio dell'ambasciata italiana. Ogni ambasciata e' diversa dalle altre perche' ognuna ha i suoi standard, le sue abitudini e le sue regole (anche per quanto riguarda le traduzioni). Molti uffici thailandesi sono abituati a tradurre documenti in altre lingue (soprattutto inglese, francese e tedesco) ma non conoscono nello specifico gli standard dell'ambasciata italiana e anche per questo motivo spesso si scontrano con problemi inaspettati, anche nel caso piu' fortunato che il loro traduttore fosse abbastanza valido. Ecco perche' un ufficio con personale italiano, che lavora da anni quasi esclusivamente per l'ambasciata italiana, e' l'unica strada che possa offrire sufficienti garanzie di successo nella traduzione di documenti che andranno sottoposti al controllo dell'ambasciata italiana a Bangkok. Per quanto riguarda i nomi errati, il risparmio di 1000 baht puo' costare giornate (o settimane) di tempo perso in piu', su e giu' per i vari uffici, a volte collocati in zone remote della Thailandia.
E' quasi inutile dire che, per quanto riguarda i contratti, invece, il risparmio di 1000 baht sulle traduzioni puo' costare un prezzo estrememente piu' caro.